Il borgo di Chiusure

  • Adagiato sugli scenografici calanchi, il borgo di Chiusure narra le vicende di un popolo tenace e resiliente.

  • Le origini

    Chiusure ha una storia affascinante che risale al XII secolo, quando era sotto il dominio dei Cacciaconti di Asciano. Nel 1265, qui sorgeva un importante castello di frontiera della Repubblica di Siena, un punto strategico in un periodo di tensioni e conflitti. Il luogo dell’antico fortilizio non va però confuso con l’abitato attuale di Chiusure che, dal ‘300, era conosciuto come borgo di S. Angelo in Luco per via dell’omonima chiesa (S. Michele Arcangelo) e dove si concentrava la maggioranza della popolazione. La struttura fortificata era infatti posizionata appena a sud, in un’area impervia solcata dai calanchi che i locali ancora chiamano tradizionalmente “Castellaccio”.

  • Le calamità naturali e la ricostruzione

    Nel 1421, il castello crollò rovinosamente tra i ripidi calanchi, a causa della fragilità del terreno su cui era costruito. Fu un momento drammatico per la popolazione, che vide svanire la loro principale difesa. Due anni dopo, nel 1423, mossi dal bisogno urgente di trovare un luogo più sicuro, decisero di fortificare proprio il borgo di Sant'Angelo a Luco, l’odierno Chiusure.

    Non ci volle molto prima che partissero i lavori. Con dedizione e sforzo, gli abitanti costruirono una solida cinta muraria in mattoni, un'opera imponente destinata a crescere nel corso dei decenni successivi, diventando il baluardo della loro comunità. Oggi, camminando tra le strade di Chiusure, è possibile immaginare il fermento di quei tempi, quando ogni mattone posato rappresentava una speranza di sicurezza e di rinascita.

  • Le tracce del castello

    Alcuni resti della cinta muraria quattrocentesca sono ancora oggi visibili, soprattutto nel particolare coronamento a piramide rovesciata, che si nota nella parte alta del borgo. Curiosamente, questa caratteristica appare anche in un acquarello del XVIII secolo, conservato presso la vicina Abbazia di Monte Oliveto!

    Passeggiando per i suggestivi vicoli del borgo, potrai attraversare l'unica porta rimasta di quelle che un tempo permettevano l’accesso al castello: la Porta Romana. Con il suo imponente arco in mattoni, questa porta accoglie ancora oggi i viandanti, offrendo un affascinante passaggio verso il passato. Attraversarla è come fare un salto nel tempo, immergendosi nell'atmosfera medievale che ha segnato la storia di questo luogo.

  • Dove
    Chiusure
  • Durata della visita
    1 ora circa

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