Il Geosito Naturalistico delle Biancane di Leonina

  • Le Biancane

    Camminare tra le Biancane significa entrare in un mondo dove il passato e il presente si fondono in un'esperienza visiva e sensoriale senza eguali! 

    Questo è un paesaggio che racconta una storia antica e profonda, dove la mano dell'uomo si intreccia con la forza della Natura

  • Cosa sono

    Il Geosito Naturalistico delle Biancane di Leonina è costituito da argille di età Pliocenica (4 milioni di anni fa), che all’epoca erano parte di un fondale marino.

    Nel corso dei secoli, gli agenti naturali come l'acqua, il vento e il clima hanno modellato lentamente la terra, mentre l'uomo, con le sue attività, ha accelerato questo processo, contribuendo a rendere l’aspetto che possiamo ammirare oggi.

    Il protagonista indiscusso è la Biancana, una formazione argillosa unica, che si presenta come una serie di piccole cupolette, conosciute anche con il termine di “Dorsi di Elefante” o “Mammelloni”, a causa della loro forma così particolare. Siamo di fronte ad un paesaggio che esiste solo in pochi angoli del mondo: tra le Crete Senesi e la Valdorcia in Toscana, a Scanzano Jonico in Basilicata, e nel remoto Badlands National Park nel South Dakota!

    Se osservate con attenzione, possiamo vedere che un lato delle Biancane, quello esposto a sud, è privo di vegetazione e si presenta bianco: sono i sali contenuti nell’argilla di cui sono costitute, che per capillarità risalgono in superficie e brillano al sole! 

    A differenza dei più noti Calanchi, le Biancane si formano su pendii più dolci, con un'inclinazione massima tra il 12% e il 15%, donando al paesaggio una delicatezza rara e quasi surreale. 

    La presenza di queste formazioni ha dato vita a un ambiente naturale straordinario, che non solo ha modellato il territorio, ma ha anche influenzato profondamente le scelte delle popolazioni che si sono susseguite nel tempo, creando un legame indissolubile tra uomo e natura.

  • Una lunga storia

    Se guardiamo indietro nel tempo, attraverso i diari di viaggio degli esploratori del Settecento e Ottocento, ci viene descritto un territorio molto diverso da quello odierno: scosceso, con suoli fragili e Biancane diffuse ovunque. Quello che oggi ammiriamo è un paesaggio trasformato, dove l'azione dell'uomo ha cambiato radicalmente l'aspetto naturale di queste terre, in un delicato equilibrio geomorfologico.

    Le prime grandi trasformazioni sono avvenute con il disboscamento, che ha ampliato le aree destinate al pascolo e all'agricoltura, accelerando l'erosione del suolo. Le aree disboscate hanno permesso di incrementare la produzione agricola e la pastorizia, portando a un paesaggio di campi e greggi. 

    Tuttavia, il pascolo intensivo ha creato un effetto di compattazione del suolo e ha disegnato un fitto reticolo di sentieri tracciati dagli animali, particolarmente evidente sulle Biancane.

    Negli anni '70, il paesaggio ha subito ulteriori cambiamenti: le colline sono state livellate per facilitare l'uso dei mezzi agricoli, trasformando le antiche Biancane in morbide colline ondulate, ricoperte di coltivazioni di cereali e pascoli. 

    Oggi, questo paesaggio continua a incantare i viaggiatori moderni, che si fermano ad ammirare e fotografare queste sculture naturali, testimoni di una storia che vive tra arte, natura e intervento umano!

  • Chi le abita

    In quest'area ricca di biodiversità, gli uccelli sono i veri protagonisti del paesaggio. 

    Mentre esplori, puoi sentire il fruscio delle ali e i canti melodiosi che riempiono l'aria, testimonianza della varietà di specie ( l’Albanella Minore, alcune specie di Falchi, l’Occhione, il Nibbio Bruno) che scelgono queste terre non solo per passare, ma anche per nidificare e crescere le loro famiglie. Tra queste, molte sono specie migratorie che percorrono migliaia di chilometri, attraversando continenti per svernare nelle calde terre dell'Africa sub-sahariana, tornando poi ogni anno in questo santuario naturale.

    La loro presenza qui è così significativa che l'area è stata riconosciuta come una delle "Important Birds Areas" d'Italia, un riconoscimento che sottolinea l'importanza vitale di questo luogo per la sopravvivenza di specie di uccelli a rischio. In ogni angolo, puoi percepire l'importanza di questo ambiente, un rifugio sicuro per creature che portano con sé il respiro del mondo, rendendo questo territorio non solo un paesaggio da ammirare, ma un tesoro da proteggere e celebrare!.

  • L'artemisia, le pecore e il cacio

    Con l'arrivo della primavera, la natura si risveglia in un abbraccio di profumi e colori. Tra le prime a rinascere e a donare nuovi germogli c'è l'artemisia cretacea, una pianta straordinaria che racconta storie antiche. Le pecore delle Crete, libere di pascolare in questo scenario unico, si nutrivano dei suoi teneri germogli, arricchendo così il loro latte di aromi inconfondibili. I caci marzolini di una volta, prodotti in questo periodo magico, portavano con sé l'essenza stessa dell'artemisia, regalando un sapore autentico e intenso, molto diverso da quello dei pecorini DOP di oggi. 

  • Biancane da Star!

    Non possiamo dimenticare l'aspetto artistico e culturale di questo territorio: l'artista francese Jean-Paul Philippe ha scelto queste terre per la sua installazione, "Site Transitoire", che si erge tra Leonina e Mucigliani, celebrando la bellezza unica delle Crete Senesi. Ma anche il cinema ha riconosciuto il fascino di questo paesaggio, come testimoniano numerose pellicole che sono passate alla storia del cinema! Tra queste, prime tra tutte, l’Opera di Mario Monicelli: “Brancaleone alle Crociate”, in cui le scene dello scontro con Aurocastro e del primo incontro con la Morte hanno permesso di individuare alcuni punti di riferimento per valutare il tasso di erosione delle biancane stesse!

  • Il primo Sentiero Naturalistico delle Crete Senesi

    Inaugurato nel 2021, percorrere questo sentiero ti permetterà di conoscere più da vicino l’incredibile microsistema di cui è costituito il Geosito delle Biancane di Leonina: flora, fauna, storia e curiosità sono esposte in pannelli posti lungo il percorso. Vieni a  scoprire tutti i segreti delle Biancane di Leonina!

  • Rispettiamo la Natura!

    Siamo in un’area definita “Natura2000” dove l’influenza antropica dovrebbe essere mantenuta minima per garantire la biodiversità locale. Ricordati di non allontanarti dai sentieri segnati e assolutamente non arrampicarti sulle Biancane! 

Archivi

Nessun archivio da mostrare.

Categorie

  • Nessuna categoria